Reiki: l'energia universale evolutiva

Il Reiki è un trattamento energetico volto a trasmettere al ricevente l'energia universale, che è una forza potente riequilibratrice presente in tutto l'universo. La parola stessa contiene in sé due concetti: REI è infatti l'energia cosmica onnipresente, mentre KI è l'energia individuale di ogni essere vivente.

Questa pratica prevede che ci sia una persona che, attraverso l'uso delle mani, trasmette l'energia canalizzandola, diventando un'antenna a disposizione delle forze cosmiche universali, al fine di aiutare il ricevente a riarmonizzarsi energeticamente ed ottenere benefici sul piano fisico e psichico.

Tutti gli esseri alla nascita presentano la capacità di trasmettere le energie, sia universali che personali, ad altri; tuttavia, con la crescita e l'educazione, che comportano una focalizzazione dell'attenzione solo sugli aspetti razionali, si perde gran parte della connessione con le forze cosmiche e la capacità di essere canali. Solo alcune persone mantengono l'abilità e diventano strumenti di trasmissione potenti, esercitando come pranoterapeuti e riuscendo a "guarire" gli ammalati da disturbi psicofisici e malattie anche invalidanti.

La maggior parte però, non ha questa abilità, e per poter diventare strumento di trasmissione energetica deve essere riattivata all'energia da una persona formata, detta MASTER REIKI, che nella sessione di iniziazione imprime dei simboli nei corpi energetici dell'allievo, al fine di renderlo permeabile alle energie cosmiche e fungere da canale di trasmissione. Ma chi ha scoperto questi simboli?

La storia del Reiki nasce con Mikao Usui, un monaco buddista vissuto a cavallo tra ottocento e novecento in Giappone. La storia della sua vita non è coerente in ogni racconto, perché tramandata oralmente dai maestri ai loro allievi. Quello che si dice è che Usui, rettore e docente di teologia in una università giapponese, venne avvicinato un giorno da alcuni allievi che gli chiesero se conoscesse come Gesù guarisse i malati. Egli risposte negativamente, ma decise di approfondire la questione, tanto che arrivò a comprendere l'esistenza dell'energia universale da lui chiamata Reiki. Decise di abbandonare la cattedra e dedicarsi alle sacre scritture cristiane e buddiste, finché si ritirò nel 1922 in un convento giapponese seguendo per 21 giorni digiuno e meditazioni. In quel frangente ottenne una epifania in cui gli vennero consegnati i sacri simboli durante uno stato di trance. Uscito da questa visione mistica sentì di avere il potere di guarigione nelle mani e pensò di doverlo tramandare per aiutare i deboli. Durante i periodi di trattamento agli ammalati si rese conto che non bastava guarire solo il corpo fisico, ma era necessario che le persone si prendessero la responsabilità della vita. Iniziò poi ad insegnare la tecnica in Giappone e formò altri maestri che crearono scuole in altre parti del mondo, tra cui Chujiro Hayashi che educò Hawayo Takata, una signora americana giapponese guarita da un tumore dopo mesi di trattamenti Reiki. Quest'ultima si prese il compito di insegnare il Reiki e la sua storia in occidente a partire dagli anni '80 negli Stati Uniti, e con la sua morte, i suoi discepoli portarono la tecnica in Europa fondando la Reiki Alleance.

Il Reiki prevede una particolare visione della malattia e dei disequilibri, che è la stessa che guida tutte le pratiche naturopatiche olistiche: disturbi e sintomi sono causati da un disallineamento dalla propria anima, che manifesta nella 3D l'allontanamento dalla vera natura individuale. Non sono tanto virus e batteri a indurre la malattia, quanto il terreno debilitato da emozioni, pensieri e scelte sbagliate, che impoveriscono il sistema immunitario e rendono fragili organi ed apparati. In sostanza si crea uno squilibrio energetico responsabile dei disastri psicofisici! Qui interviene il Reiki, che essendo una energia cosmica della quale facciamo parte (ma lo abbiamo dimenticato), riequilibra il nostro sistema energetico secondo le nostre possibilità e riporta i Chakra in uno stato di omeostasi completo. Chakra equilibrati significano un sistema biologico perfettamente funzionante, responsivo e vitale, con migliore dispendio energetico, reattività, sistemi nervoso, cardiovascolare e immuno-ghiandolare forti.

Un dono che ci offre il Reiki è anche lo ristabilirsi della connessione uomo-cosmo che, inizialmente attraverso il rilassamento, poi con il riequilibrio energetico, spinge chi è predisposto/a a farsi domande, prendersi del tempo e iniziare un percorso di consapevolezza ed auto educazione verso la spiritualità. Questo perché, se da un lato il trattamento aiuta a lavorare a livello fisico, diminuendo ed eliminando tensioni localizzate, dolori, ansia e stress, depressioni, insonnie ed aumentando la resistenza agli insulti esterni, dall'altro il Reiki induce ad aprire i canali spirituali a nuove consapevolezze. E' un vero e proprio catalizzatore del cambiamento!

Il Reiki aiuta su svariati versanti:

  • sollecita l'auto guarigione
  • vivifica corpo e spirito
  • ripristina armonia psichica e benessere spirituale
  • ha effetti sul piano fisico e metafisico del nostro essere
  • scioglie blocchi fisici ed emozionali
  • purifica da sostanze tossiche ed emotive
  • pulisce energeticamente piante, animali, persino cibi e medicinali
  • equilibra le energie
  • rilassa, distende ed elimina lo stress

Come si svolge il trattamento? E' molto semplice. La persona giunge in studio e si effettua un breve colloquio iniziale, rimane vestita (utilizzando indumenti comodi) e sdraiata sul lettino per circa un'ora. L'operatore Reiki effettua una meditazione di apertura alle energie centrandosi sul cuore e chiamando energie di luce a protezione, poi si concentra trasferendo energia al ricevente attraverso le mani, prima sul lato anteriore del corpo e poi sul lato posteriore. Al termine il ricevente si sentirà disteso, rilassato e in stato di benessere. Può anche succedere che, a causa di vissuti ed emozioni irrisolte, vengano alla luce dei blocchi e, in alcuni casi, possono capitare anche momenti di commozione improvvisa, flash di illuminazione e voglia di aprirsi per tirare fuori ciò che si è nascosto per tanto tempo. Le sessioni di trattamento è bene che siano cadenzate nel tempo per poter arrivare alla risoluzione del problema; sostanzialmente si effettua una seduta settimanale per almeno 5 settimane. Ovviamente tutto dipende dalle caratteristiche del ricevente, c'è chi risolve prima e chi ha bisogno di più tempo. Indicativamente le sessioni vanno dalle 5 alle 10 in totale.


Reiki negli ospedali italiani e studi all'estero:

https://ilreiki.it/wp-content/uploads/2014/03/cerchiodiluce_lastampa_feb07.pdf

https://www.accademiareiki.it/reiki/reiki-e-sanit%C3%A0/studi-scientifici-su-reiki/

https://www.lastampa.it/torino/2023/11/04/news/reiki_ospedale_regina_margherita_cure_complementari-13834554/


Grazie della lettura!



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