Quali sono le resistenze interiori che limitano una persona in un percorso di autoguarigione?

Le resistenze psicologiche interiori che limitano una persona durante un percorso di auto guarigione sono dinamiche complesse, spesso inconsapevoli, che impediscono o rallentano il processo di cambiamento e crescita personale. Queste resistenze possono essere influenzate da paure, credenze radicate e meccanismi di difesa. 


Ecco alcune delle più comuni:

  • Paura del cambiamento, anche se il cambiamento porta a una condizione migliore, può spaventare perché rappresenta l'ignoto. Le persone possono rimanere attaccate a situazioni dolorose ma familiari, perché ciò che è conosciuto è percepito come più sicuro.
  • Convinzioni limitanti, pensieri come "Non ce la farò mai", "Non merito di stare meglio", o "È troppo tardi per cambiare" possono sabotare i progressi. Queste credenze spesso derivano da esperienze passate o dall'interiorizzazione di giudizi altrui.
  • Paura di perdere la propria identità, alcune persone possono identificarsi così tanto con il loro dolore o con la loro condizione attuale che temono di non sapere chi saranno senza di esso. Questo può creare un attaccamento paradossale al problema.
  • Bisogno di controllo, guarire richiede spesso di lasciar andare il controllo e affidarsi al processo. Per chi ha paura di perdere il controllo, questa richiesta può generare ansia e resistenza. 
  • Vergogna o senso di colpa, sentirsi indegni di migliorare o provare vergogna per ciò che è accaduto può bloccare il percorso di guarigione. Questi sentimenti possono impedire di accettare aiuto o di affrontare la radice del problema. 
  • Mancanza di fiducia, la paura di essere traditi o feriti di nuovo può impedire di aprirsi a un terapeuta o a una guida. Questo è particolarmente comune in chi ha vissuto traumi o relazioni tossiche. 
  • Comfort nel ruolo di vittima, essere percepiti come una "vittima" può portare benefici secondari, come attenzione, empatia o giustificazioni per non affrontare responsabilità. Lasciare questo ruolo può essere difficile. 
  • Rabbia repressa, la difficoltà a esprimere o affrontare emozioni come rabbia o rancore può ostacolare il progresso. Queste emozioni, se non elaborate, possono alimentare resistenze e auto sabotaggio. 
  • Paura di affrontare il dolore, guarire richiede spesso di confrontarsi con ferite profonde o ricordi dolorosi. La paura di rivivere quel dolore può portare una persona a evitare il percorso. 
  • Attaccamento a relazioni tossiche, alcune persone temono che guarire possa significare allontanarsi da persone a cui sono legate, anche se queste relazioni sono dannose. 
  • Mancanza di motivazione intrinseca, se il desiderio di guarire non nasce da un bisogno personale ma da pressioni esterne (es. familiari, amici), la resistenza sarà maggiore.
  • Auto sabotaggio, comportamenti autodistruttivi, come procrastinazione o ricadute volontarie, possono emergere come resistenza inconscia alla guarigione, spesso per timore di successo o felicità.

Come superare queste resistenze? Con la consapevolezza, ovvero riconoscere e accettare le proprie paure e convinzioni limitanti è il primo passo per affrontarle; il supporto professionale, in quanto un professionista può aiutare a lavorare su queste dinamiche interiori; procedere per piccoli passi e gradualmente per ridurre la paura del cambiamento; praticando auto-compassione e Sviluppando un atteggiamento gentile verso se stessi; utilizzare la Mindfulness, che consiste nel coltivare la presenza nel qui e ora che allevia l’ansia legata al futuro o al passato. 

Ma soprattutto, sentendosi degni di VOLERSI BENE! La naturopatia è una pratica che insegna tutto questo e aiuta a ritrovare la strada verso se stessi, in armonia con la natura.


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